venerdì 26 settembre 2008

Sensibilità (Paul McCartney al telegiornale)

Oggi pranzavo da solo e seduto al tavolo mangiando direttamente dalla padella, come si vede fare nei film western, ascoltavo il falso telegiornale. Fra le tante notizie Paul McCartney che canta in Israele, dopo 43 anni: il governo locale finora aveva vietato ai Beatles di esibirsi.
McCartney ha salutato la folla in israeliano facendo i migliori auguri per il capodanno imminente e poi ha augurato un buon ramadan agli islamici.
D'improvviso un'esplosione, non una bomba a ricordare che impera un conflitto fra le due popolazioni ma il pianto. Un'esplosione di lacrime, le mie.
La mia sensibilità ad orologeria, la mia sensibilità schizofrenica, la mia sensibilità troppo sensibile e troppo insensibile.
Così sono rimasto lì seduto a piangere pensando che io dei Beatles conosco solo le pettinature.
Forse dovrei cambiarle nome.
Forse dovrei cambiare casa, città, nazione e sparire in modo da evitare queste sorprese.
La mia sensibilità è un libro che ogni tanto cade a terra e si apre su una pagina a caso.
La mia sensibilità mi crea dei problemi.

Nessun commento: