Ci sono molte similitudini e metafore che potrebbero essere usate a questo punto. Le altre metafore sarebbero sicuramente più poetiche ma probabilmente meno calzanti nel vestire la realtà delle cose.
Non starò qui a parlare dei vampiri o di qualche malattia che logora dentro. Parlerò semplicemente dell'Uomo.
L'Uomo quando trova un posto adatto alle sue esigenze vi si insedia. Inizialmente i suoi sforzi sono mirati al difendersi dall'ambiente in cui si stabilisce: l'acquisizione della struttura "casa" che sia naturale o di costruzione (caverne, fronde degli alberi o palafitte, grattacieli) ne è un chiaro esempio. L'Uomo si garantisce il riposo grazie alla casa; la possibilità di avere una casa gliela fornisce la natura grazie ai "materiali".
Il problema del sostentamento è parallelo a quello della casa.
Questi due obiettivi vengono raggiunti passando per un periodo di fame e di paura. E' proprio questa fame e questa paura che porteranno l'Uomo a cercare di accumulare risorse in modo che nel futuro non possa più capitare che egli si trovi nelle stesse difficoltà del passato. A questo punto inizia lo sfruttamento del territorio che viene lentamente alterato e impoverito fin quando la natura, privata di tutto, si ritrova deturpata, impoverita e arida, non più adatta ad accogliere la vita: l'Uomo si trasferisce altrove. Altrove avverrà di nuovo questo ciclo fin quando egli non sarà in grado di raggiungere un equilibrio che sia sostenibile.
Questo equilibrio si chiama Amore, Rispetto, Gioia di stare insieme, Fiducia.
I vampiri non possono fare a meno di succhiare il sangue. L'Uomo più attento può trovare questa stabilità.
Tu sei l'Uomo.
E questo post parla d'Amore.
(da accompagnarsi con "L'Amore Stupisce" - Album: Parole Sante - Ascanio Celestini)
Nessun commento:
Posta un commento