martedì 29 aprile 2008

Da Jesus Christ Superstar a...(-un breve riassunto-)

Jesus Christ Superstar è un musical degli anni '70, poi trasposto in film, dove Giuda è di colore e Cristo non risorge. Questo è il minimo comune denominatore. Poi c'è altro.
Jesus Christ Superstar è il sottofondo di una serata di un precoce alcoolismo, di un letto sconosciuto, di un calore nuovo così forte che riuscì poi a scrivere indelebilmente nel vento che mi porto dentro.
Poi le spiagge. Rigorosamente di notte, fra cani randagi molto amichevoli e panda in via d'estinzione improbabili. Cleptomane portavo a casa qualche chilo di sabbia e nasconderla non era facile: penetra ovunque e ancora ne porto qualche granello addosso. Inoltre i galli che avvistato il sole gridavano il suo arrivo.
Subito dopo il distacco e l'inizio di una vita su un fuso orario improbabile e il sole sempre puntuale a dimostrarmi di essere ridicolo.
Non di rado le partenze sono seguite da ritorni e quindi il rientro non sorprese più di tanto, quello che stupì fu cosa tornò: un bacio. Come uno scambio di valigie: fuori tutto in regola poi l'apri e ti rendi conto. Nella valigia c'erano altre notti bianche tra baci, carezze, pudori e vini di bassa qualità e tante tante parole a comporre discorsi di ogni specie.
Nel frattempo qualcosa mi aveva preso per un braccio e mi tirava. L'altra mano era attaccata alla valigia con dentro tutto quello che sono. Il "frattempo" in questione è quantificabile in circa quarantotto lune, lune di purgatorio, in cui incontrai perfino Dante, una ricerca escatologica che terminò nel paradiso.
A questo punto la scena si sposta nel laboratorio di un fabbro, un laboratorio in paradiso.
Qui il maestro di metalli temprò quel legame come una spada: momenti di immenso calore seguiti da bruschi raffreddamenti. Il fabbro lavorava e arrivava il primo amore, impossibile da collocare precisamente nel tempo e accolto da lacrime di gioia per quel corpo fra le mani. Il procedimento di tempra continuava: quella spada era la lega di due anime ed era pronta a tagliare il mondo.
Poi qualcosa andò storto...la tempra non riuscì, forse il metallo era stato esposto troppo al calore o forse chi diamine lo sa. La spada si ruppe in due parti che volarono via sotto i colpi che il martello menava con il supporto dell'incudine: qualcuno che assisteva al processo rimase ferito da quel metallo incandescente che si era messo a volare.

Jesus Christ Superstar è un musical degli anni '70, poi trasposto in film, dove Giuda è di colore e Cristo non risorge. E Cristo non risorge...e non si rianima. Hanno riaperto la tomba ed è ancora lì.
C'è rimasto da portare dei fiori sulla sua sepoltura.
E c'è molto altro ma è tutto.

(da accompagnarsi banalmente con "La Mia Promessa" - Album: Che Cosa Vedi? - Marlene Kuntz)

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' stupendo! :'(
Tutto il resto sarebbe solo un inutile di più! :)