Non sono state le mani legate alla rete del letto e le bende sugli occhi e il sesso a tenermi legato a te, né le serate passate a trasformare le nostre arterie in autostrade d'alcool ma la speranza. La speranza di un abbraccio, di un bacio, di un "ti amo" o quanto meno un misero "ti voglio bene", la speranza di venire prima di qualcun altro, la speranza di non vedere l'imbarazzo nei tuoi occhi di noi davanti ai tuoi amici, che fossi a tuo agio tra loro con me, la speranza di essere protetto da te, la speranza... la speranza...
e se la speranza è l'ultima a morire noi siamo morti già da tempo.
E la speranza muore per ultima perché non è capace di risorgere... e noi?
Tu, come passando fra le porte automatiche di un McDonald, ti risveglierai da quel sonno eterno e tornerai in vita con immediatezza e facilità: tutto normale e nessun segno.
Io oramai troppo legato a quella speranza che mi ha tenuto compagnia per tutto questo tempo, al suo fianco rimarrò nella terra e fra i vermi.
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