giovedì 27 agosto 2009
INSIEME
Portami dove c'è gente
Portami dove non bisogna parlare
Portami dove non si paga niente
Portami dove la notte non si spegne
Portami dove si vede la strada
Portami dove non conosco la strada
E fa che il giorno si dimentichi di arrivare
Portami dove è morbido
Portami dove non si sente
Portami dove non si aspetta
E fa che il giorno si dimentichi di arrivare
Portami dove non sono mai stato
Portami dove non sarei mai potuto andare
Portami dove c'è gente
Portami dove non si paga niente
Portami dove non si vede la strada
Portami dove non conosco la strada
Portami dove non si sente
Portami dove non si scende
Portami dove non bisogna parlare
Portami dove non si paga niente
E fa che il giorno si dimentichi di arrivare
EL MUNIRIA : Stanza 218
martedì 4 agosto 2009
Notte e notti.
Ho te in fondo al burrone
della mia realtà interna,
musa,
chiave universale
apri le porte dei sensi:
il caldo è caldo
solo se è più cocente di te
il freddo di meno,
l'alto di più di te,
il basso di meno,
nulla di più affascinante,
nulla di più bello.
La relatività ruota intorno al perno
delle tue dimensioni assolute.
Fai l'amore e sudi cielo,
il desiderio lo esprimi in nuvole
e con sospiri fra i gemiti
le metti in moto,
scegli di usare le mani
per renderti materiale,
scateni la tua malia
con lo sguardo
e mi sciogli in pulviscolo:
io seguo il binario dei raggi del sole
per giungere a te
che domini la luce ed il buio
per esaltare le tue forme.
della mia realtà interna,
musa,
chiave universale
apri le porte dei sensi:
il caldo è caldo
solo se è più cocente di te
il freddo di meno,
l'alto di più di te,
il basso di meno,
nulla di più affascinante,
nulla di più bello.
La relatività ruota intorno al perno
delle tue dimensioni assolute.
Fai l'amore e sudi cielo,
il desiderio lo esprimi in nuvole
e con sospiri fra i gemiti
le metti in moto,
scegli di usare le mani
per renderti materiale,
scateni la tua malia
con lo sguardo
e mi sciogli in pulviscolo:
io seguo il binario dei raggi del sole
per giungere a te
che domini la luce ed il buio
per esaltare le tue forme.
domenica 2 agosto 2009
Per nessuno
Sul pentagramma dei tuoi capelli
inventa musica il vento
e il mio cuore tiene il tempo
battendo sul petto
e sulla cateratta
delle tue mura ciclopiche
che sfidano la stella polare
e ombreggiano per secoli e chilometri;
io sdraiato sull'erba
devo guardarti riflessa nella Luna,
quando è Luna nuova
affido i miei occhi
ai ricordi di te,
semi piantati nei solchi
del mio encefalo.
Reclamo le mie ferite
come premio di una lotteria
ripudiando l'acquiescenza
della tua lontananza.
I miei desideri e le mie fantasie
vestono camicie bianche
con le maniche legate sul dorso,
si liberano immaginifiche
e vengono risucchiate nel gorgo
di perfetta funzione
a cui nulla sfugge
e lanciate in un'altra dimensione
sterile di felicità
arida di gioia.
Nell'isocronia del pendolo
oscilla il mio sesso lentamente
in cerca di te e dei tuoi prodigi
degli odori che produci
delle parole che assembli
e fai scivolare nel mio naso
che poi vengon fuori dalla mia bocca
e ti chiamano:
amore.
inventa musica il vento
e il mio cuore tiene il tempo
battendo sul petto
e sulla cateratta
delle tue mura ciclopiche
che sfidano la stella polare
e ombreggiano per secoli e chilometri;
io sdraiato sull'erba
devo guardarti riflessa nella Luna,
quando è Luna nuova
affido i miei occhi
ai ricordi di te,
semi piantati nei solchi
del mio encefalo.
Reclamo le mie ferite
come premio di una lotteria
ripudiando l'acquiescenza
della tua lontananza.
I miei desideri e le mie fantasie
vestono camicie bianche
con le maniche legate sul dorso,
si liberano immaginifiche
e vengono risucchiate nel gorgo
di perfetta funzione
a cui nulla sfugge
e lanciate in un'altra dimensione
sterile di felicità
arida di gioia.
Nell'isocronia del pendolo
oscilla il mio sesso lentamente
in cerca di te e dei tuoi prodigi
degli odori che produci
delle parole che assembli
e fai scivolare nel mio naso
che poi vengon fuori dalla mia bocca
e ti chiamano:
amore.
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