Come fai se nel sogno
camminando per strada
mi riconosci in vetrina
nel manichino vestito alla moda,
fuggendo da un pericolo imminente
pescato tra i più assurdi
della fantasia onirica
sono il passante con cui ti scontri,
cadendo nel buio senza protezione
del palazzo che ti corre affianco
mi affaccio da una finestra
mi vedi in un lampo prima del tonfo,
come fai?
Come fai se di giorno
mi confondi con qualcun altro
cambi lato della strada
e ti accorgi che non sono io,
seduta sul treno
riconosci la mia voce
provi a non ascoltare
ma la tua attenzione
cade sempre sulle mie parole,
qualcuno che non vedi da tempo
in conversazione di circostanza
ti chiede di me,
come fai?
mercoledì 27 maggio 2009
Tempi morti.
Disseziono il silenzio
autopsia dei tempi morti,
c'è il sole e piove
osservo al rallenti
le gocce che cadono,
in alcune ti riconosco
e poi ti perdo
persa nelle pozze
le colori pomodoro,
innaffi le piante
da selciata ferroviaria
che crescono e non oltre
fin dove arriva
la forma del treno.
autopsia dei tempi morti,
c'è il sole e piove
osservo al rallenti
le gocce che cadono,
in alcune ti riconosco
e poi ti perdo
persa nelle pozze
le colori pomodoro,
innaffi le piante
da selciata ferroviaria
che crescono e non oltre
fin dove arriva
la forma del treno.
lunedì 25 maggio 2009
Binari
Piccola,
splendore puntiforme
epicentro dell'attenzione
padrona di una bellezza
senza rispetto,
sembra che sorrida
invece ringhi contro
la mia libertà,
costringi il mio sguardo
a perdersi sulle strade rosee,
strade montane,
del tuo corpo
carceriere senza pietà.
Enorme
desiderio mordi
la mia carne calda,
rianimi la curiosità
di bambino:
vorrei smontarti
prendere le parti
profumo, pelle, pensiero
indagarle sotto la lente
azzurra dell'irrazionale
per capire come
funziona il fascino feroce
di cui ti vesti.
splendore puntiforme
epicentro dell'attenzione
padrona di una bellezza
senza rispetto,
sembra che sorrida
invece ringhi contro
la mia libertà,
costringi il mio sguardo
a perdersi sulle strade rosee,
strade montane,
del tuo corpo
carceriere senza pietà.
Enorme
desiderio mordi
la mia carne calda,
rianimi la curiosità
di bambino:
vorrei smontarti
prendere le parti
profumo, pelle, pensiero
indagarle sotto la lente
azzurra dell'irrazionale
per capire come
funziona il fascino feroce
di cui ti vesti.
venerdì 15 maggio 2009
Nuda sei semplice.
Nuda sei semplice come una delle tue mani,
liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente,
hai linee di luna, strade di mela,
nuda sei sottile come il grano nudo.
Nuda sei azzurra come la notte a Cuba,
hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli,
nuda sei enorme e gialla
come l'estate in una chiesa d'oro.
Nuda sei piccola come una delle tue unghie,
curva, sottile, rosea finché nasce il giorno
e t'addentri nel sotterraneo del mondo.
la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia
e di nuovo torna a essere una mano nuda.
Pablo Neruda
martedì 12 maggio 2009
Conversazione
(Io a Lui)
Stare insieme con una persona è qualcosa di spaventoso:
sei con lei e sei dio, qualsiasi cosa tu faccia è magia ma quando tutto finisce cadi dall'olimpo e ritorni uomo per di più anche un po' patetico.
E' questo che ci spinge ai rapporti secondo me... il desiderio di sentirsi dio.
(e ancora...)
Io dopo 7 anni con lei...
da un giorno all'altro è sparita, senza dirmi nulla.
non mi ha più voluto vedere.
Come al suo solito.
Il nostro rapporto non è mai andato...
7 anni insieme: non è mai andato...
fa ridere;
io sono l'uomo che viene mollato per antonomasia
deve essere un bel adone questo "Antonomasia" visto che mi mollano tutte per lui...
questa fa ridere meno...
(e ancora magari inizio ad annoiare)
...è una questione di rispetto secondo me
se "Ho ancora un sentimento dentro che non mi fa morire ma neanche vivere" devo rispettarlo...
(Alcuni miei pensieri per Lei)
A volte per sopprimere il dolore
delle tue partenze e dei tuoi silenzi
per viaggi o decisa nel finirla fra noi
immaginavo il giorno in cui
saresti tornata,
passavo le ore sotto le coperte
a girare le scene del film
del tuo ritorno e quando arrivava
il momento di fare l'amore
mi masturbavo
con te nuda carne del desiderio
e quella finzione leniva la sofferenza della tua distanza...
e ogni volta che sei tornata mi hai regalato gioia infinita
che ancor ora si perpetua nel ricordo
e ora ti chiedo di tornare non come amante e compagna
ma come amica.
(Liberamente)
Come Mario Ruoppolo ti guardo e non parlo
e se mi chiedono di dire qualcosa di bello
pronuncio il tuo nome.
Stare insieme con una persona è qualcosa di spaventoso:
sei con lei e sei dio, qualsiasi cosa tu faccia è magia ma quando tutto finisce cadi dall'olimpo e ritorni uomo per di più anche un po' patetico.
E' questo che ci spinge ai rapporti secondo me... il desiderio di sentirsi dio.
(e ancora...)
Io dopo 7 anni con lei...
da un giorno all'altro è sparita, senza dirmi nulla.
non mi ha più voluto vedere.
Come al suo solito.
Il nostro rapporto non è mai andato...
7 anni insieme: non è mai andato...
fa ridere;
io sono l'uomo che viene mollato per antonomasia
deve essere un bel adone questo "Antonomasia" visto che mi mollano tutte per lui...
questa fa ridere meno...
(e ancora magari inizio ad annoiare)
...è una questione di rispetto secondo me
se "Ho ancora un sentimento dentro che non mi fa morire ma neanche vivere" devo rispettarlo...
(Alcuni miei pensieri per Lei)
A volte per sopprimere il dolore
delle tue partenze e dei tuoi silenzi
per viaggi o decisa nel finirla fra noi
immaginavo il giorno in cui
saresti tornata,
passavo le ore sotto le coperte
a girare le scene del film
del tuo ritorno e quando arrivava
il momento di fare l'amore
mi masturbavo
con te nuda carne del desiderio
e quella finzione leniva la sofferenza della tua distanza...
e ogni volta che sei tornata mi hai regalato gioia infinita
che ancor ora si perpetua nel ricordo
e ora ti chiedo di tornare non come amante e compagna
ma come amica.
(Liberamente)
Come Mario Ruoppolo ti guardo e non parlo
e se mi chiedono di dire qualcosa di bello
pronuncio il tuo nome.
lunedì 11 maggio 2009
Strani pensieri
Se esistesse una pre-esistenza
in questa vita prima della vita
io sarei l'idea contemplativa di te.
Nell'aria, nelle costellazioni,
nelle ombre in movimento sulle rocce
di una caverna nel pensiero di un dio,
ovunque sia quest'anticamera
la mia contemplazione
sarebbe il filo di connessione
tra esistenza e pre-esistenza
fatto d'intreccio fra la visione del tuo naso,
dei tuoi seni, dei tuoi fianchi, del tuo culo
nell'architettura spaziale delle tue curve.
Questo filo è in grado di rompere l'isolamento
e contaminare con desiderio e passione
la quiete atarassica
peculiare del magazzino dell'esistere,
quando viene meno il privilegio
di essere estraneo alle sofferenze dell'essere
tanto vale pagare il dazio
con moneta di dolore
ed entrare nell'esistenza
tentando la conquista della tua bellezza
senza dimensione
capace di oltrepassare limiti invalicabili.
in questa vita prima della vita
io sarei l'idea contemplativa di te.
Nell'aria, nelle costellazioni,
nelle ombre in movimento sulle rocce
di una caverna nel pensiero di un dio,
ovunque sia quest'anticamera
la mia contemplazione
sarebbe il filo di connessione
tra esistenza e pre-esistenza
fatto d'intreccio fra la visione del tuo naso,
dei tuoi seni, dei tuoi fianchi, del tuo culo
nell'architettura spaziale delle tue curve.
Questo filo è in grado di rompere l'isolamento
e contaminare con desiderio e passione
la quiete atarassica
peculiare del magazzino dell'esistere,
quando viene meno il privilegio
di essere estraneo alle sofferenze dell'essere
tanto vale pagare il dazio
con moneta di dolore
ed entrare nell'esistenza
tentando la conquista della tua bellezza
senza dimensione
capace di oltrepassare limiti invalicabili.
venerdì 8 maggio 2009
Sciocchezze
Splendido agitarsi di gioia
per un piccolo segno
interpretato per deporre l'uovo della speranza
e poi covarlo nell'illusione
alla ricerca di altri segnali da edulcorare
nonostante la realtà sia chiara.
Mi fai tornare ragazzo
ripudio quell'educazione sentimentale
autoimpartita
in cui regna la ragione e
l'autodifesa
di cui tu sei sempre stata armata
con le quali hai ucciso i sogni.
per un piccolo segno
interpretato per deporre l'uovo della speranza
e poi covarlo nell'illusione
alla ricerca di altri segnali da edulcorare
nonostante la realtà sia chiara.
Mi fai tornare ragazzo
ripudio quell'educazione sentimentale
autoimpartita
in cui regna la ragione e
l'autodifesa
di cui tu sei sempre stata armata
con le quali hai ucciso i sogni.
giovedì 7 maggio 2009
Incendio
Fuoco rosso a dipingere l'inferno
il caldo s'appiccica su ogni cosa
che anche il demonio prende a sudare.
L'ardere dei mobili e delle mura
sotterra le grida viola d'aiuto
consuma l'aria
che la voce non può farla vibrare
toglie il respiro anche alla speranza
che vedrà la vita soffocata dal fumo
o schiacciata dalla caduta delle travi
sfiancate dal bruciare
ed infine morirà anche lei
ma non ultima
che intorno ancora tutto brucia.
il caldo s'appiccica su ogni cosa
che anche il demonio prende a sudare.
L'ardere dei mobili e delle mura
sotterra le grida viola d'aiuto
consuma l'aria
che la voce non può farla vibrare
toglie il respiro anche alla speranza
che vedrà la vita soffocata dal fumo
o schiacciata dalla caduta delle travi
sfiancate dal bruciare
ed infine morirà anche lei
ma non ultima
che intorno ancora tutto brucia.
mercoledì 6 maggio 2009
Ore rubate e poi sprecate.
Vigliacca! che nella fuga possa inciampare nelle tue carenze
che distratta da un ricordo non t'avveda di un ostacolo e
cada senza stile, come senza stile è stato il tuo silenzio
che annunciava la tua fredda ed imminente partenza.
(Che pena)
Da te nascono le mie lacrime:
è come dire che tu sei i miei occhi.
Come guerra di trincea
spaventi l'animo dei miti
e io ulivo nodoso ne vengo travolto.
Coloro sulla tua schiena
linee che uniscono i tuoi nei
compaiono un cielo e una casa
che galleggia nel verde
e io bacio quella tela
come un credente bacia
l'immagine sacra di un santo.
Vorrei tagliarti in due per guardarti dentro
per sapere quanti anni hai
e tutte quelle notizie semplici
che in pochi minuti di conversazione banale
saltano fuori come rane.
che distratta da un ricordo non t'avveda di un ostacolo e
cada senza stile, come senza stile è stato il tuo silenzio
che annunciava la tua fredda ed imminente partenza.
(Che pena)
Da te nascono le mie lacrime:
è come dire che tu sei i miei occhi.
Come guerra di trincea
spaventi l'animo dei miti
e io ulivo nodoso ne vengo travolto.
Coloro sulla tua schiena
linee che uniscono i tuoi nei
compaiono un cielo e una casa
che galleggia nel verde
e io bacio quella tela
come un credente bacia
l'immagine sacra di un santo.
Vorrei tagliarti in due per guardarti dentro
per sapere quanti anni hai
e tutte quelle notizie semplici
che in pochi minuti di conversazione banale
saltano fuori come rane.
sabato 2 maggio 2009
Questioni al di sopra delle nostre teste
"Questa faccenda del mentire e del dire la verità è una lunga storia, è meglio non azzardare giudizi morali assoluti perché, se daremo abbastanza tempo al tempo, arriverà sempre il giorno in cui la verità diventerà menzogna e la menzogna si trasformerà in verità."
I manichini di De Chirico indossando abiti alla moda ci osservano passeggiare dentro le vetrine mentre con il naso verso le stelle ci domandiamo come sarebbe tagliare quei fili d'acciaio che legano un punto ad un altro.
E poi mi chiedo: se lanciassi un boomerang sarò in grado di riprenderlo nel caso tornasse indietro?
I manichini di De Chirico indossando abiti alla moda ci osservano passeggiare dentro le vetrine mentre con il naso verso le stelle ci domandiamo come sarebbe tagliare quei fili d'acciaio che legano un punto ad un altro.
E poi mi chiedo: se lanciassi un boomerang sarò in grado di riprenderlo nel caso tornasse indietro?
Iscriviti a:
Post (Atom)