La tua calligrafia elettronica mi suggeriva di essere tranquillo
nel tempo che ti saresti presa per cancellarmi
e io come avrei potuto rimanere tranquillo?
come sopportare di essere cacciato via dalla mia vita?
ed ora...
Nelle tasche ricordi di te
nella testa antidepressivi e sonniferi.
giovedì 30 aprile 2009
mercoledì 29 aprile 2009
domenica 26 aprile 2009
Cos'è la libertà - Amor Fou
Chiedere un poco di più ci consola
forse vivere sempre di più
ci farebbe superare queste poche ore
sento la nostalgia
di quei riti privatissimi
che ora non celebri più
dentro me contro te
temo la compagnia
di quei fuochi debolissimi
che ora non scaldano più
solo me solo me
ma una scia di pura gioventù
che forse ho rovinato
dove và? dove cade?
io vorrei continuare a pretendere
il meglio di questo tuo giovane cuore
ma non so imparare ad evitare
il segnale di questo mio folle dolore
ma una scia di pura gioventù
che forse ho rovinato
ma una scia di pura gioventù
che non ho meritato
dove và? dove cade?
io vorrei continuare a pretendere
il meglio di questo tuo giovane cuore
ma non so imparare ad evitare
il segnale di questo mio folle dolore
forse vivere sempre di più
ci farebbe superare queste poche ore
sento la nostalgia
di quei riti privatissimi
che ora non celebri più
dentro me contro te
temo la compagnia
di quei fuochi debolissimi
che ora non scaldano più
solo me solo me
ma una scia di pura gioventù
che forse ho rovinato
dove và? dove cade?
io vorrei continuare a pretendere
il meglio di questo tuo giovane cuore
ma non so imparare ad evitare
il segnale di questo mio folle dolore
ma una scia di pura gioventù
che forse ho rovinato
ma una scia di pura gioventù
che non ho meritato
dove và? dove cade?
io vorrei continuare a pretendere
il meglio di questo tuo giovane cuore
ma non so imparare ad evitare
il segnale di questo mio folle dolore
giovedì 23 aprile 2009
Un nuovo modo di amare
Amare le piccole cose
le cose normali sempre
più rare che l'eccezionale
non è poi veramente tale.
Questo ho imparato:
le cose essenziali
sono sottili e silenziose
passano inosservate
non attirano l'attenzione
ma quando mancano
uccidono.
le cose normali sempre
più rare che l'eccezionale
non è poi veramente tale.
Questo ho imparato:
le cose essenziali
sono sottili e silenziose
passano inosservate
non attirano l'attenzione
ma quando mancano
uccidono.
Io non ci capisco nulla...
I tuoi angoli sono vuoti
le tue scatole sparite
e l'eco ha preso il loro posto
e la polvere ora occupa quei spazi
non mi svegli più la notte
andando in bagno
e il tuo russare non genera più imbarazzo
è assurdo... cazzo!
le tue scatole sparite
e l'eco ha preso il loro posto
e la polvere ora occupa quei spazi
non mi svegli più la notte
andando in bagno
e il tuo russare non genera più imbarazzo
è assurdo... cazzo!
Non riesco più ad immaginarti
Io che non ho mai avuto orologi al polso
senza i tuoi occhi come posso
giungere in orario all'ora del sonno
destarni in tempo per il giorno.
Non riesco più ad immaginarti
e per ricordarti ho troppe poche foto.
senza i tuoi occhi come posso
giungere in orario all'ora del sonno
destarni in tempo per il giorno.
Non riesco più ad immaginarti
e per ricordarti ho troppe poche foto.
sabato 18 aprile 2009
Il Teatro Degli Orrori - Scende La Notte
Sei tu,
sei ancora sempre e solo tu
che voli con ali improvvise e poi cadi giù
hai mai pensato che
mi mangi il cuore e l’anima?
Non importa
Avrei dovuto amarti un po’ di più.
Sei solo,
semplicemente solo
Ti guardi allo specchio e non ti riconosci più
Sei tu,
sei ancora e sempre e solo tu
con quell’aria di chi se ne frega e non ti cerca più
ti sei accorto che
hai gli occhi ancora lucidi?
Non importa
Ti ho visto piangere mille volte ormai
Sei solo,
semplicemente solo
Ti guardi allo specchio e non ti riconosci più
Avrei voluto
Avrei forse potuto
Insieme a te conquistare il mondo
Non vorrai mica scendere?
Hai mai pensato che
La vita è breve e noi
Abbiamo perso tanto tempo smarriti nella città?
Abbiamo smarrito fors’anche noi stessi
anche noi stessi
Hai mai pensato che
Non è finita qui?
Possiamo fare molto peggio e scendere un po’ più giu.
Si scendere un po’ più giù…giù giù
scendere un po’ più giù
Un po’ più giù…
Sei tu,
sei ancora e sempre e solo tu
con quell’aria di chi se ne frega e non ti cerca più
ti sei accorto che
hai gli occhi ancora lucidi?
Ma poi scende la notte
E il buio circonda le nostre vite
Non più libere
Non più libere
Non più libere
Non più libere…
sei ancora sempre e solo tu
che voli con ali improvvise e poi cadi giù
hai mai pensato che
mi mangi il cuore e l’anima?
Non importa
Avrei dovuto amarti un po’ di più.
Sei solo,
semplicemente solo
Ti guardi allo specchio e non ti riconosci più
Sei tu,
sei ancora e sempre e solo tu
con quell’aria di chi se ne frega e non ti cerca più
ti sei accorto che
hai gli occhi ancora lucidi?
Non importa
Ti ho visto piangere mille volte ormai
Sei solo,
semplicemente solo
Ti guardi allo specchio e non ti riconosci più
Avrei voluto
Avrei forse potuto
Insieme a te conquistare il mondo
Non vorrai mica scendere?
Hai mai pensato che
La vita è breve e noi
Abbiamo perso tanto tempo smarriti nella città?
Abbiamo smarrito fors’anche noi stessi
anche noi stessi
Hai mai pensato che
Non è finita qui?
Possiamo fare molto peggio e scendere un po’ più giu.
Si scendere un po’ più giù…giù giù
scendere un po’ più giù
Un po’ più giù…
Sei tu,
sei ancora e sempre e solo tu
con quell’aria di chi se ne frega e non ti cerca più
ti sei accorto che
hai gli occhi ancora lucidi?
Ma poi scende la notte
E il buio circonda le nostre vite
Non più libere
Non più libere
Non più libere
Non più libere…
venerdì 17 aprile 2009
"Amore sono io: un assassino..."
Solita location, quella del Circolo degli Artisti, gli artisti in questione questa volta sono "Il Teatro degli Orrori".
L'attesa è più lunga del solito così dilapido tutti i miei averi in birra rossa eliminando in questo modo la paura di perdere il portafoglio durante il concerto e acquisendo oltre uno stato di ebbrezza piacevole anche un senso di libertà e un carico di fatalismo che risponde ad alcune domande tipo "e se rimango senza benzina?" o "se dovesse succedere qualcosa e mi dovesse servire qualche euro?": per quale cazzo di motivo uno si fa queste domande? fanculo la previdenza...
Nel buio totale salgono sul palco i musicanti e scatenano le loro canzoni in una prestazione veramente notevole, con il signor Capovilla chiaramente fuori di se che si scusa per il ritardo...
Fra le canzoni del cd "Dell'Impero Delle Tenebre" sono inserite alcune canzoni nuove da "cantare come se le si conoscesse da sempre" e Refusenik, più un tuffo nel pubblico, pogo moderato, un morso sulla lingua (o perdita di un dente?) del frontman con madonne annesse; il tutto risulta in un concerto memorabile.
Questa volta l'uscita dal locale è più agile del solito, salgo nell'auto parcheggiata alla "membro di segugio" per correre verso casa in una nebbia fittissima che rende il ritorno un viaggio surreale tra macchine e curve che appaiono all'improvviso.
Ancora mi fischiano le orecchie e sono passati due giorni: dottore chiami un dottore!
L'attesa è più lunga del solito così dilapido tutti i miei averi in birra rossa eliminando in questo modo la paura di perdere il portafoglio durante il concerto e acquisendo oltre uno stato di ebbrezza piacevole anche un senso di libertà e un carico di fatalismo che risponde ad alcune domande tipo "e se rimango senza benzina?" o "se dovesse succedere qualcosa e mi dovesse servire qualche euro?": per quale cazzo di motivo uno si fa queste domande? fanculo la previdenza...
Nel buio totale salgono sul palco i musicanti e scatenano le loro canzoni in una prestazione veramente notevole, con il signor Capovilla chiaramente fuori di se che si scusa per il ritardo...
Fra le canzoni del cd "Dell'Impero Delle Tenebre" sono inserite alcune canzoni nuove da "cantare come se le si conoscesse da sempre" e Refusenik, più un tuffo nel pubblico, pogo moderato, un morso sulla lingua (o perdita di un dente?) del frontman con madonne annesse; il tutto risulta in un concerto memorabile.
Questa volta l'uscita dal locale è più agile del solito, salgo nell'auto parcheggiata alla "membro di segugio" per correre verso casa in una nebbia fittissima che rende il ritorno un viaggio surreale tra macchine e curve che appaiono all'improvviso.
Ancora mi fischiano le orecchie e sono passati due giorni: dottore chiami un dottore!
domenica 12 aprile 2009
lunedì 6 aprile 2009
giovedì 2 aprile 2009
mercoledì 1 aprile 2009
Saprai che non t'amo e che t'amo
Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.
Pablo Neruda.
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.
Pablo Neruda.
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